Arteterapia

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L’Arte Terapia ha inizio negli anni ’40 e ’50, in Inghilterra e negli Stati Uniti come modalità terapeutica per curare i disagi psicologici dei reduci di guerra e dei pazienti ricoverati in ospedali psichiatrici. Praticata da artisti sensibili al potenziale comunicativo dell’arte o da psicologi e psichiatri interessati al linguaggio pittorico, si e’ presto sviluppata come disciplina autonoma, ampliando il suo campo di applicazione alla prevenzione e alla riabilitazione della maggior parte dei disturbi psicologici e sociali.

La teoria dell’ Arte Terapia ha le sue radici da un lato nell’arte e negli studi sulla creatività, e dall’altra negli studi psicodinamici: i lavori artistici costituiscono un mezzo per l’espressione e la comunicazione del mondo interno – immagini, pensieri, emozioni e fantasie – e provvedono un luogo dove dare una forma visibile e condivisibile della propria realtà.

L’uso dei materiali artistici, quale linguaggio specifico dell’Arte Terapia, è di primaria importanza per promuovere e veicolare l’espressione e la comunicazione: il linguaggio dell’opera costituisce l’elemento fondamentale del dialogo verbale e non verbale che avviene tra paziente e terapeuta.

L’esperienza creativa è un’attività che induce uno stato di benessere, perché permette di contattare un aspetto vitale della psiche, capace di trovare nuovi significati.

Il disegno è una modalità espressiva, una tecnica terapeutica, un’occasione comunicativa e una possibilità di avvicinarsi al bambino-piccolo artista per conoscere le sue paure, i suoi desideri, i suoi pensieri: ovvero la sua storia.

In continua progressione fino al periodo dell’adolescenza, il disegno acquisterà dettagli, tecnica, sfumature e personalizzazioni soggettive continuando a rappresentare abilità e indicando sentimenti e affettività.

Con l’apporto della teoria psicoanalitica il grafismo ha acquisto una valenza proiettiva in relazione all’intenso legame con gli aspetti profondi della personalità: non più sola espressione delle caratteristiche e dell’evoluzione intellettiva ma anche delle dinamiche della vita affettiva ed emotiva.
Possiamo così affermare che il disegno per il bambino abbia diverse funzioni e sia un’attività spontanea progressivamente sempre più coordinata che contribuisce all’evoluzione psicomotoria, intellettiva e affettiva sviluppando aspetti fondamentali per la crescita della personalità:

· la consapevolezza e la fiducia nelle proprie capacità
· la competenza comunicativa interpersonale
· la competenza narrativa
· il controllo motorio del gesto grafico
· i prerequisiti della lettura e della scrittura
· la creatività

Disegnare per acquisire abilità e controllo ma soprattutto per raccontare se stessi e dar forma a pensieri e sentimenti utilizzando una modalità espressiva plastica, flessibile e connotata da ricorrenze cronologicamente e formalmente definite.

In psicoterapia comunicare con il linguaggio dei bambini permette di entrare in un mondo magico di cui forse abbiamo più ricordi di quanto riusciamo o vogliamo ammettere e osservare quel mondo con l’aiuto di disegni, narrazioni, gioco simbolico e attività espressive può rivelarsi per adulti e bambini un’opportunità per costruire insieme una storia e una nuova dimensione di senso.

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